Errori comuni da evitare nella richiesta di agevolazioni pubbliche

Le agevolazioni pubbliche – contributi a fondo perduto, crediti d’imposta, finanziamenti agevolati o voucher – rappresentano un’opportunità concreta per sostenere investimenti e progetti aziendali. Tuttavia, ottenere un’agevolazione non è mai un processo scontato: le richieste devono rispettare regole precise, rispettare tempistiche stringenti e superare controlli formali e sostanziali.

Molte domande vengono respinte non perché il progetto non sia valido, ma per errori procedurali o per una gestione poco attenta delle fasi di preparazione e presentazione. Conoscere e prevenire i principali errori può fare la differenza tra il successo e il rigetto della domanda.

Scarsa comprensione del bando

Uno degli errori più frequenti è presentare domanda senza aver letto e compreso fino in fondo il bando o l’avviso pubblico. Ogni misura agevolativa ha requisiti specifici di ammissibilità, criteri di valutazione e modalità di presentazione.

Ignorare anche un singolo dettaglio – ad esempio una scadenza intermedia, un requisito soggettivo o un limite di spesa – può portare all’esclusione automatica. È fondamentale studiare attentamente la documentazione, compresi allegati e FAQ, e chiarire eventuali dubbi prima di procedere.

Documentazione incompleta o non conforme

Molti procedimenti di richiesta di agevolazioni si arenano a causa di documenti mancanti o compilati in modo errato. La documentazione richiesta può includere business plan, preventivi, dichiarazioni sostitutive, bilanci, certificazioni o autorizzazioni.

Ogni documento deve essere conforme ai modelli richiesti e firmato secondo le modalità indicate (firma digitale, timbro, data certa). L’assenza di un allegato o un’irregolarità formale può comportare l’immediata inammissibilità della domanda.

Progetti poco realistici o non coerenti con la misura

Un progetto può essere respinto se non è coerente con le finalità della misura agevolativa. Ad esempio, un bando per l’innovazione tecnologica richiede investimenti effettivi in tecnologie avanzate e non semplici sostituzioni di attrezzature standard.

Allo stesso modo, i progetti con obiettivi poco realistici – in termini di tempi, costi o risultati attesi – rischiano di essere considerati non credibili. Presentare un piano solido, supportato da dati concreti e previsioni attendibili, è essenziale per aumentare le possibilità di successo.

Tempistiche sottovalutate

Le agevolazioni pubbliche spesso prevedono finestre temporali molto ristrette per la presentazione delle domande. Prepararsi all’ultimo momento espone al rischio di errori, rallentamenti o problemi tecnici nella piattaforma telematica.

Inoltre, alcune misure adottano una logica “a sportello”, in cui le domande vengono esaminate in ordine cronologico fino a esaurimento delle risorse: in questi casi, arrivare tardi equivale a restare esclusi.

Errori nella gestione delle spese

Anche dopo l’approvazione della domanda, errori nella gestione delle spese possono portare alla revoca del contributo. Spese non ammissibili, pagamenti non tracciabili o variazioni non autorizzate rispetto al progetto approvato sono tra le cause più comuni di contestazione.

È quindi necessario conoscere in anticipo le regole di ammissibilità e rispettarle scrupolosamente, documentando ogni spesa in modo chiaro e ordinato.

Mancanza di monitoraggio e comunicazione con l’ente finanziatore

Una volta avviato il progetto, alcune imprese si concentrano solo sull’attuazione tecnica, trascurando la comunicazione con l’ente erogatore e il rispetto degli obblighi di monitoraggio.

Molti bandi prevedono report periodici, richieste di aggiornamento o verifiche in corso d’opera. Non rispettare questi adempimenti può compromettere l’erogazione delle tranche successive del contributo.

Sottovalutare l’importanza della conservazione documentale

I controlli sugli incentivi possono avvenire anche a distanza di anni dalla loro erogazione. Non conservare in modo ordinato e completo la documentazione di progetto e di spesa è un errore che può costare caro.

Una buona prassi è creare fin da subito un archivio – digitale e, se necessario, cartaceo – contenente tutta la documentazione, dalle fasi di candidatura fino alla chiusura e rendicontazione finale.

Conclusioni

Accedere alle agevolazioni pubbliche richiede una combinazione di pianificazione, precisione e rispetto rigoroso delle regole. Molti errori possono essere evitati dedicando il giusto tempo alla preparazione della domanda, curando ogni dettaglio formale e mantenendo un approccio metodico durante tutte le fasi del progetto.

Per le imprese, questo non significa solo aumentare le probabilità di ottenere un finanziamento, ma anche rafforzare la propria capacità di gestione, creando un patrimonio di competenze utile per future opportunità.

Una richiesta ben preparata, completa e coerente con il bando è sempre il miglior biglietto da visita per presentarsi agli enti erogatori, riducendo i rischi di esclusione e massimizzando i benefici per lo sviluppo aziendale. 

Dott.ssa Brunella Cuccarese

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